Una mano ti ha afferrato
in un gioco in cui perdevi,
un sapore mai provato
che cercavi e non volevi.
C’era un luogo solitario
chiuso dentro la tua ombra,
lo gettavi e poi morivi
senza chiederti perché.
Fermi tutto nella mente,
resta quello che non hai.
Hai già tutto e non è niente,
cerchi tutto ciò che sei.
Ti ricordi di un sorriso,
quasi a dire che non c’eri
e ti volti all’improvviso
ma non puoi vederlo più.
Con le mani sul tuo viso
non accetti la realtà,
speri sia soltanto sogno
e tutto ricomincerà.
Ma se guardi bene dentro
forse puoi sentire che
quel che pensi di aver perso
è sempre stato li con te.
Copyright © 2020 Samuele Villini.
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